Carissimi Fratelli, a Voi tutti ed ai Vostri cari salute e Prosperità.
Libertà, Uguaglianza, Fratellanza è il motto che campeggia nei nostri Templi, valori universali che condividiamo con il mondo profano, un’area di comune idealità nella quale sono formate le pietre del Tempio dell’Umanità, quelle lavorate alla luce del metodo della Massoneria e quelle lavorate alla luce delle altre Vie che, come la nostra, sono vie di perfezionamento degli individui: non siamo i migliori fra gli Uomini ma lavoriamo per essere uomini migliori, e del motto Libertà ed Uguaglianza e Fratellanza siamo custodi, non proprietari unici, incaricati di operare affinché esso un giorno sia pratica comune dell’Umanità.
Viviamo un tempo di crisi, una crisi epocale e globale, e in questo tempo abbiamo tutti patito contrazioni di libertà e tutti abbiamo sacrificato, all’altare del bene comune, brandelli di essa; e in questo tempo, sebbene uguali innanzi al virus (per assoluta indifferenza di quest’ultimo a noi ed ai nostri destini), non tutti abbiamo goduto e godiamo di uguaglianza nelle opportunità di cure ed assistenza (e ogni crisi accentua le disparità).
Come ogni crisi anche questa, tanto più profonda perché estesa all’intero universo mondo, ci restituirà ad un mondo differente: sarà un mondo migliore? O sarà peggiore? Potrà essere l’uno o l’altro, o uno dei tanti possibili tra l’uno e l’altro, accessibili ognuno attraverso un varco differente, e quale mondo sarà dipende da quale porta attraverseremo.
È un tempo di crisi, incisa indelebilmente nel nostro vissuto quotidiano, scolpita nelle memorie di tutti; ma è nell’etimologia della parola krisis, “scelta”, che è il germe di speranza che ci potrà accompagnare, se lo vorremo, alla porta più stretta, quella che, quasi invisibile fra tutte, si apre e ci apre alla possibilità di un mondo migliore, libero dalle sovrastrutture razionali o emotive, economiche e sociali e politiche, e perciò solo finalmente essenziale!
Come essenziale è la Vita, la Vita di ogni Uomo, ed il resto è riempimento: “Non fare agli altri ciò che è odioso a te. Il resto è commento” (Hillel il Vecchio).
Sarà dunque ad un mondo migliore che questa crisi ci restituirà se sapremo scegliere, se vorremo scegliere, se sceglieremo la porta stretta della Solidarietà, quella che già molti in questo tempo hanno varcato, non eroi ma uomini fra gli uomini, e perciò ancora più coraggiosi.
La Solidarietà tra gli individui, la Solidarietà tra i gruppi sociali, la Solidarietà tra i Popoli, per essere uomini tra gli uomini. Per essere Uomini: “Ho preso la gioia nel mio cuore da quando sono diventato un uomo. Perduro nella gioia la sera e canto all’alba” (Moses Mendelssohn).
Meditiamo, certo, ma anche operiamo, mente e cuore, pensiero retto e retta azione, ché se la ragione non fa che parlare, indifferenza ed egoismo ed inganno e fanatismo agiscono: rimbocchiamoci le maniche, dunque Fratelli, continuiamo a farlo e con le nostre convinzioni, quali Uomini formati al metodo della Massoneria, ed insieme agli Uomini che percorrono le altre Vie di perfezionamento, adoperiamoci affinché, se l’Ottocento è stato il Secolo della Libertà ed il Novecento quello dell’Uguaglianza, questo secolo sia il Secolo della Fratellanza.
E saremo individui non più soli, se sapremo essere, tutti e fra tutti, Uomini liberamente uguali, ugualmente fratelli, fraternamente liberi.
E nessuno resterà indietro, se sapremo far sì che ognuno riconosca nell’altro un Uomo, fraternamente uguale, ugualmente libero, e anche, se lo vorrà e se questo è scritto che sia, liberamente Fratello.
Abbiate cura di voi e dei vostri cari. Abbiate cura di tutti.
Il Gran Maestro della G∴L∴N∴L∴M∴I∴
F∴ Antonio Cuomo